Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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VINCOLO: si “appartiene” se … si “fa l’amore”! “Sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi.” [Giorgio Gaber, Canzone dell’appartenenza] Mc 3, 31-35 In quel tempo, giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono …
Mi lascio ispirare
VINCOLO: si “appartiene” se … si “fa l’amore”!
“Sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi.” [Giorgio Gaber, Canzone dell’appartenenza]
Mc 3, 31-35
In quel tempo, giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Davanti a Gesù non ci sono vincoli prefissati, non ci sono diritti derivanti dal legame di sangue o di appartenenza! In realtà, puoi essere figlio perduto anche senza bisogno di lasciare la casa ( cfr Lc 15, 25 – ss).
Vuol dire che il Signore è indifferente ai legami? No! Anzi, ci tiene molto, ma sono di altro tipo. “Non chi dice Signore Signore, ma chi fa la volontà del Padre!” (Mt 7,22) Ecco la nuova parentela di Gesù, si “appartiene” se … si “fa l’amore”! Quando e dove si compie il bene che è realizzare il sogni di Dio (= la sua volontà): un mondo di fratelli e sorelle, un mondo di madri nella relazione di pace.
Continua a pregare per l’unità, chiediti come posso essere oggi “fratello o sorella”, forse anche come posso essere “madre”?
p. Stefano Titta sj, superiore della comunità dei Gesuiti della Chiesa Universiatria di S. Frediano in Pisa
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
24
Gennaio
2017
24/01 #vincolo
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)