Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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RICCHEZZA: apertura di nuove vie finora impensate “L’amore è sempre nuovo. Non importa che amiamo una, due, dieci volte nella vita: ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo.” [Paulo Coelho] Lc 1,57-66 In quei giorni, per Elisabet …
Mi lascio ispirare
RICCHEZZA: apertura di nuove vie finora impensate
“L’amore è sempre nuovo. Non importa che amiamo una, due, dieci volte nella vita: ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo.” [Paulo Coelho]
Lc 1,57-66
In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Il cuore del brano è l’attribuzione del nome: Giovanni, in rottura con la tradizione della famiglia. È il segno di uno stacco: anche se è membro della famiglia, Giovanni è dono di Dio e gli appartiene dalla nascita. Così, dall’inizio, tutta la vita del precursore è sotto il segno di una dedizione esclusiva al Signore. Termina così anche l’handicap di Zaccaria, che era segno della verità della parola dell’angelo: davanti all’opera di Dio, era necessario che l’uomo tacesse, che facesse spazio. Ora, ecco la lode di Zaccaria: la presenza di Dio nella sua vita lo ha arricchito ed ha aperto nuove vie, finora impensate.
p. Mauro Bossi sj
della comunità dei Gesuiti della Cappella dell’Unibversità La Sapienza di Roma
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
22
Dicembre
2016
23/12 #ricchezza
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)