Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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CAMBIAMENTI: S. Andrea apostolo, compagno di strada per continuare ad entrare nel tempo di Avvento “Esistere è cambiare, cambiare è maturare, maturare è continuare a creare se stessi senza fine”. [Henri Bergson] Mt 4,18-22 In quel tempo, …
Mi lascio ispirare
CAMBIAMENTI: S. Andrea apostolo, compagno di strada per continuare ad entrare nel tempo di Avvento
“Esistere è cambiare, cambiare è maturare, maturare è continuare a creare se stessi senza fine”. [Henri Bergson]
Mt 4,18-22
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Questo bellissimo brano trova la sua forza nella semplicità. Poche parole per descrivere il ribaltamento totale di quattro vite. Ed ognuna di queste storie si conclude con un gesto forte, quello di lasciare qualcosa. Ecco, proprio qui sta uno dei punti centrali di questo brano: per camminare bisogna lasciare sempre qualcosa dietro di sé. Ci sono cose che ci hanno aiutato, e che magari sono state fondamentali per una tappa della nostra vita, come le reti e la barca lo sono state per i nostri pescatori. Ma a volte la vera difficoltà nei cambiamenti che la vita e le scelte ci mettono davanti sta proprio nel lasciare tutto ciò che non ci è più di aiuto.
p. Leonardo Vezzani sj
della comunità dei Gesuiti della Cappella dell’Unibversità La Sapienza di Roma
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
29
Novembre
2016
30/11 #cambiamenti
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)