Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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CUORI PESANTI: l’attesa del Signore non è un’alienazione, ma l’unico modo per essere presenti alla vita. “Ogni istante infatti è gravido di futuro. Nessun momento è neutro: è l’opportunità in cui si gioca la fedeltà e la testimonianza”. [Silvano Faust …
Mi lascio ispirare
CUORI PESANTI: l’attesa del Signore non è un’alienazione, ma l’unico modo per essere presenti alla vita.
“Ogni istante infatti è gravido di futuro. Nessun momento è neutro: è l’opportunità in cui si gioca la fedeltà e la testimonianza”.
[Silvano Fausti sj]
Lc 21,34-36
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi adosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia della terra.
Vegliate e pregate dunque in ogni momento, perché abbaite la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo”.
I falsi obiettivi di vita, disperati e inutili esorcismi di ciò che temiamo, non sono che l’esca del suo laccio. Questo si abbatterà senza risparmiare alcuno, mostrando l’infinita vanità di tutto ciò a cui abbiamo attaccato il cuore . Ma noi conosciamo il dono del Padre e abbiamo la speranza dei Figlio, che non delude mai.
Il credente veglia nella notte del mondo. La paura non gli chiude gli occhi. Cerchiamo di vivere giudiziosamente il tempo che ci è dato, conoscendo il volere di Dio: “Diventate misericordiosi, non giudicate, non condannate, perdonate e date” (Lc 6,36-38). Il giudizio futuro è operato qui e ora da noi, secondo il metro che usiamo per misurare gli altri.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Novembre
2016
26/11 #cuoripesanti
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)