Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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Sguardi: se avesse guardato se stesso e non Gesù, Matteo non si sarebbe alzato “La Chiesa non è fatta di giusti, ma di peccatori perdonati, sempre bisognosi di ricevere e dare perdono. I cristiani non vivono della propria giustizia, ma della sua …
Mi lascio ispirare
Sguardi: se avesse guardato se stesso e non Gesù, Matteo non si sarebbe alzato
“La Chiesa non è fatta di giusti, ma di peccatori perdonati, sempre bisognosi di ricevere e dare perdono. I cristiani non vivono della propria giustizia, ma della sua ‘grazia’: graziati dal Signore, usano grazia gli uni verso gli altri.” [Silvano Fausti sj]
Mt 9, 9-13
Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Siamo sani o siamo malati? Questa è la domanda fondamentale che ci pone Gesù.
A Lui non importa se siamo pubblicani, farisei o discepoli, non è interessato da ciò che facciamo, dal nostro ruolo sociale.
È interessato al nostro cuore, alla nostra capacità di vivere relazioni vere ed arricchenti!
E sa che non ci riusciamo, perché vogliamo amare senza riconoscere il bisogno di essere amati. Lui ci cura così, con l’amore, è un cardiologo, ed il farmaco è l’amore!
Buona giornata!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
1
Luglio
2016
01/07 #sguardi
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)