Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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Porte: porta stretta… porta santa “La Porta Santa è una “debolezza” della Chiesa. Sì, la debolezza di Cristo stesso che si è fatto ferita, che si è fatto maledetto, per guarirci (cfr Gal 3,13).” [p. Stefano Titta sj] Mt 7,6.12-14 Non date le cose sant …
Mi lascio ispirare
Porte: porta stretta… porta santa
“La Porta Santa è una “debolezza” della Chiesa. Sì, la debolezza di Cristo stesso che si è fatto ferita, che si è fatto maledetto, per guarirci (cfr Gal 3,13).” [p. Stefano Titta sj]
Mt 7,6.12-14
Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!
In un edificio di qualsiasi tipo, il luogo più delicato è la porta! Tanto è vero che poi la “difendiamo” con chiavistelli, spranghe e allarmi! Un muro può essere invalicabile, ma la porta dev’essere – per definizione – un’apertura, un “buco” nel muro, insomma un punto debole, vulnerabile!
La porta, per quanto corazzata, è un luogo attraverso cui si deve poter passare, una possibilità per chi vuol transitare da una situazione ad un’altra, da un “fuori” a un “dentro”, altrimenti non è più la porta!
Se immagino l’edificio come un organismo, potremmo dire che la porta è come una ferita, un punto vulnerabile, pericoloso … chiunque può attraversarlo, infatti come la porta, la ferita si difende con medicamenti vari per evitare che i virus o i batteri “possano entrare”!
Se questa porta è Cristo, allora vuol dire che ogni persona che aderisce a Lui può diventare, a sua volta, Porta Santa per altri!
Qui emerge la sfida per me, la necessità di lasciarsi attraversare dagli altri! Non essere invulnerabile! Qui si comprende che anch’io – che ho attraversato con il mio male la ferita di Gesù – devo lasciarmi attraversare dal male degli altri, aprire la mia porta!
Certo, è la parte più difficile, forse ci fa scoraggiare un po’ e anche perdere di vista che, in realtà, si può diventare Porta Santa solo se si attraversa la Porta che è Gesù! Pian piano, lasciandosi trasformare da questo “attraversamento”!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
20
Giugno
2016
21/06 #porte
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)