Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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GIUDIZI: Non giudicare o saper giudicare? “Come posso correggere l’altro se sono morto? Chi conosce se stesso, non giudica nessuno! Considera se stesso uguale a tutti, e considera tutti come se stesso: oggetto dell’infinita misericordia di Dio!” [Silva …
Mi lascio ispirare
GIUDIZI: Non giudicare o saper giudicare?
“Come posso correggere l’altro se sono morto? Chi conosce se stesso, non giudica nessuno! Considera se stesso uguale a tutti, e considera tutti come se stesso: oggetto dell’infinita misericordia di Dio!” [Silvano Fausti sj]
Mt 7,1-5
Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.
I vv. 1-2 vietano di giudicare: il mio giudizio cattivo sull’altro è contro me stesso. Non giudicare significa essere come il Padre, che accetta incondizionatamente il figlio. Giudicare significa non essergli figlio. Il mio giudizio buono o cattivo sull’altro è la misura del mio essere figlio o meno del Padre. Anzi, il giudizio futuro che Dio darà su di me non sarà altro che il giudizio presente che io do sul fratello. Dio lo lascia scrivere a me; lui alla fine semplicemente leggerà ciò che io ho scritto.
I vv. 3-5 esortano a giudicare me stesso invece dell’altro. Uno vede l’altro con il suo occhio, con il suo cuore: l’altro è colui che rispecchia me stesso. Se lo vedo male, è perché il mio cuore è cattivo. La critica verso l’altro è autocritica inconsapevole: il piccolo male che vedo in lui è spia del grande che è in me.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
20
Giugno
2016
20/06 #giudizi
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)