Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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ALZARE LO SGUARDO: dalla fiducia solo in me stesso a quella in una relazione “La vera tristezza non è quando, a sera, non sei atteso da nessuno al tuo rientro in casa, ma quando tu non attendi più nulla dalla vita”. [don Tonino Bello] Gv 17,20-26 In …
Mi lascio ispirare
ALZARE LO SGUARDO: dalla fiducia solo in me stesso a quella in una relazione
“La vera tristezza non è quando, a sera, non sei atteso da nessuno al tuo rientro in casa, ma quando tu non attendi più nulla dalla vita”. [don Tonino Bello]
Gv 17,20-26
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».
Hai mai pensato a guardare tutte le cose con gli occhi di Dio ?
Provaci! Tutto riacquista un senso nuovo: il tuo lavoro, il tuo tempo libero, la tua famiglia, i tuoi amici, perfino i tuoi problemi.
Vedere le cose con gli occhi di Dio è un primo passo per diventare a sua immagine e somiglianza.
Nell’alzare lo sguardo, scoprirai gli altri e sarai capace di pregare per loro , perché anch’essi possano vivere pienamente la loro relazione con il Signore e gli altri.
Non curvarti su te stesso! confida in Dio!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
12
Maggio
2016
12/05 #sguardo
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)