Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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LA VERIFICA dell’AMORE: quando l’amore diventa carità operosa … “La carità e la giustizia non sono solo azioni sociali ma sono azioni spirituali realizzate nella luce dello Spirito Santo.” [Benedetto XVI] Gv 15,18-21 In quel tempo, disse Gesù ai suoi …
Mi lascio ispirare
LA VERIFICA dell’AMORE: quando l’amore diventa carità operosa …
“La carità e la giustizia non sono solo azioni sociali ma sono azioni spirituali realizzate nella luce dello Spirito Santo.” [Benedetto XVI]
Gv 15,18-21
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondpane o vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
Quando incontriamo queste opposizioni e difficoltà ricordiamo che il Signore ci ha scelti e inviati. E quindi la paura non può avere la meglio su chi il Signore ha scelto, chiamato e inviato. L’amore non è una realtà da racchiudere nello scrigno del cuore, come dice una certa letteratura devozionale. È, invece, un fermento da immergere nella pasta della storia e dell’umanità. L’amore fa uscire dal guscio dell’egoismo per entrare nel mondo, per ascoltare il lamento del povero nella notte, per stendere la mano a chi è ai margini delle strade, per essere la luce del cieco. E per questo che l’amore diventa carità operosa, diventa annunzio del Vangelo della salvezza.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
29
Aprile
2016
30/04 #verifiche
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)