Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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LUCE: la Parola è luce: fa esistere e vedere ciò che esiste “Chi ignora l’amore del Padre, non può riconoscere il Figlio, se stesso come figlio e gli altri come fratelli.” [Silvano Fausti sj] Gv 12,44-50 Gesù allora esclamò: «Chi crede in …
Mi lascio ispirare
LUCE: la Parola è luce: fa esistere e vedere ciò che esiste
“Chi ignora l’amore del Padre, non può riconoscere il Figlio, se stesso come figlio e gli altri come fratelli.” [Silvano Fausti sj]
Gv 12,44-50
Gesù allora esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».
La Parola è luce: fa esistere e vedere ciò che esiste. Gesù è luce del mondo e in lui veniamo alla luce come figli. Il credere è connesso alla luce: fa conoscere la realtà. Chi crede in lui ha cambiato dimora: ha traslocato dalla tenebra alla luce, è passato dalla morte alla vita. Credere nel Figlio è vedere la luce della verità nostra e di Dio: conoscere lui come Padre e noi come suoi figli. La fede in concreto è ascoltare le sue parole, che sono Spirito e vita.
La Parola va conservata nel cuore, perché diventi vita. Chi ascolta e non conserva le sue parole, dimora nella morte, come prima.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
20
Aprile
2016
20/04 #LUCE
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)