Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo ()
CIO’ CHE CONTA: scegliere a chi dare peso, consistenza (= gloria) nella vita … “… giudicherà opportuni per la maggior gloria e servizio di Dio nostro Signore e per il maggior bene universale, che è il solo fine che si cerca in questa come in ogni a …
Mi lascio ispirare
CIO’ CHE CONTA: scegliere a chi dare peso, consistenza (= gloria) nella vita …
“… giudicherà opportuni per la maggior gloria e servizio di Dio nostro Signore e per il maggior bene universale, che è il solo fine che si cerca in questa come in ogni altra cosa” [dalle Costituzioni dei Gesuiti]
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera.
Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita.
Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?
Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».
La gloria è la consistenza, l’identità di una persona, che viene dal suo riconoscimento.
Si tratta di scegliere tra il riconoscimento degli uomini e quello di Dio, tra vana-gloria e gloria vera.
Gesù non è in cerca di vana-gloria. La sua autostima gli viene dall’essere riconosciuto e amato dal Padre. La stoltezza è cercare altrove la propria gloria.
Il Figlio viene nel nome del Padre. Chi cerca la gloria in se stesso, non prende quella del Figlio, che viene dal Padre.
Chi dà consistenza al Padre dà consistenza alla sua vita, riconoscendosi figlio e fratello!
Buona giornata dando peso a Dio ed agli altri!… così veramente a me stesso!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
9
Marzo
2016
10/03 #CIO' CHE CONTA
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)