Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo ()
DISCEPOLI: rivivere in prima persona, insieme, quello che abbiamo ricevuto da altri A un discepolo che si lamentava continuamente degli altri, il maestro disse: “Se è la pace che vuoi, cerca di cambiare te stesso, non gli altri. E’ più facile protegger …
Mi lascio ispirare
DISCEPOLI: rivivere in prima persona, insieme, quello che abbiamo ricevuto da altri
A un discepolo che si lamentava continuamente degli altri, il maestro disse: “Se è la pace che vuoi, cerca di cambiare te stesso, non gli altri. E’ più facile proteggersi i piedi con delle pantofole che ricoprire di tappeti tutta la terra!”. [Anthony De Mello sj]
Lc 10, 1-9
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Dice s. Gregorio Magno: “Ecco che egli manda a due a due i discepoli a predicare, perché sono due i precetti della carità: l’amore di Dio, cioè, e l’amore del prossimo. Il Signore manda i discepoli a due a due a predicare per indicarci tacitamente che non deve assolutamente assumersi il compito di predicare chi non ha la carità verso gli altri”.
Vivere accanto ai grandi maestri non basta se non ci si decide per un impegno in prima persona! È questo che ci hanno lasciato nei secoli Timoteo, nato a Listra da madre giudea, e Tito, di origine greca, i più noti collaboratori dell’apostolo delle genti, Paolo. Lo stile con cui Gesù ha inviato i Dodici rimane confermato anche nell’invio dei Settantadue… I numeri dei chiamati cambiano, i contesti geografici anche, le qualità umane e le storie delle persone inviate sono sempre diverse… Eppure c’è qualcosa che non muta… Il non poter essere da soli a portare pace in qualcuna delle case dove entriamo e il poter ritrovarsi a prinunciare con qualcuno accanto queste parole: “E’ vicino a voi il Regno di Dio”.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Gennaio
2016
26/01 #DISCEPOLI
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)