Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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VITA: coinvolgersi, con determinazione ed entusiasmo “Tutto può essere tolto ad un uomo ad eccezione di una cosa: l’ultima delle libertà umane – poter scegliere il proprio atteggiamento in ogni determinata situazione, anche se solo per pochi secondi.” …
Mi lascio ispirare
VITA: coinvolgersi, con determinazione ed entusiasmo
“Tutto può essere tolto ad un uomo ad eccezione di una cosa: l’ultima delle libertà umane – poter scegliere il proprio atteggiamento in ogni determinata situazione, anche se solo per pochi secondi.” V. Frankl
Mt 9,27-31
In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!». Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.
La nostra vita si costruisce nei sì e nei no che pronunciamo.
Paradossalmente è sempre più facile dire dei no che dei si. É più facile chiuderci che aprirci alla Vita. È la nostra malattia, la nostra cecità.
Dire sì, significa accogliere una nuova vita, come dono, e giocarsi in essa, con responsabilità.
Non è mai facile, si tratta di un uscire da noi stessi, dalla durezza del nostro cuore, per scoprire, rivedere che Lui è Vita e noi siamo vita ricevuta e condivisa vitalità, dono accolto e responsabilità attuata.
Contro le false presunzioni, giustificazioni, perfezioni, accogliamo con un Sì la meraviglia di questa esistenza!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
4
Dicembre
2015
04/12 #VITA
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)