Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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PROFILO: quello che sono per ascoltare: “Amico, vieni più avanti!” Caro Dio, liberami dal falso orgoglio; liberami dall’arroganza che accompagna un’immagine di sé gonfiata. Preservami dall’alterigia, da un ego sovraccarico derivante da un io vuoto. Fa’ …
Mi lascio ispirare
PROFILO: quello che sono per ascoltare: “Amico, vieni più avanti!”
Caro Dio,
liberami dal falso orgoglio;
liberami dall’arroganza
che accompagna un’immagine di sé gonfiata.
Preservami dall’alterigia,
da un ego sovraccarico
derivante da un io vuoto.
Fa’ che impari a essere soddisfatto di me stesso;
che non senta mai il bisogno
di sminuire qualcuno
per acquisire valore e importanza,
per sentirmi stimato e degno. Nachman di Braslav
Lc 14, 1. 7-11
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Siamo sempre molto preoccupati di essere stimati: la stima ricevuta afferma noi stessi davanti agli altri, alla gente; la non stima ci fa sentire insignificanti, inutili, di poco valore. Ecco allora che il bisogno di stima è ragionevole, Abbiamo tutti bisogno di sentirci considerati positivamente.
Questo bisogno diventa un problema quando si trasforma in ossessione,quando la nostra vita è tutta orientata alla costruzione della nostra immagine. Diventa un problema se prima di dire o di fare qualunque cosa ci chiediamo cosa ne penseranno gli altri.
Il vero rischio è che in nome del bisogno di stima nascondiamo i nostri limiti, cominciamo ad indossare maschere che ad un certo punto ci convincono che siamo proprio quelle e perdiamo noi stessi, smarriamo il nostro vero volto, bello, buon, vero, fragile. Presentiamo il profilo migliore …. ma irreale!
Gesù c’invita cercare l’ultimo posto: a liberarci dalle attese mie e degli altri, a non preoccuparci di chi siamo e di chi diventeremo!
Siamo figli di Dio da sempre e fratelli tra di noi! Mica male!! E proprio così potremmo realizzare il nostro profondo desiderio d’intimità nell’ascoltare finalmente la voce di Dio che ci chiama “Amico!”
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
31
Ottobre
2015
31/10 #PROFILO
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)