Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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LONTANO: scoprire che la lontananza può diventare l’ambito della vicinanza “per essere pienamente se stesso e vivente l’uomo dovrebbe. 1) incentrarsi su di sé 2) decentrarsi sull’altro 3) supercentrarsi su di uno più grande di lui”. P. Teilhard de Char …
Mi lascio ispirare
LONTANO: scoprire che la lontananza può diventare l’ambito della vicinanza
“per essere pienamente se stesso e vivente l’uomo dovrebbe. 1) incentrarsi su di sé 2) decentrarsi sull’altro 3) supercentrarsi su di uno più grande di lui”. P. Teilhard de Chardin, gesuita francese
Mt 9, 9-13
In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Gesù chiama Matteo, un fariseo. Un uomo che conosce bene la propria fede, ma che ha bisogno di un ulteriore salto di qualità.
Gesù intravede il suo bisogno di passare dall’esteriorità ai valori di fondo, dall’estrema tensione sulla propria purezza legale alla carità.
Coinvolgendo i “giusti” farisei rivela una stortura nella loro fede, nella fede in generale: si pretende che l’amore di Dio sia solo per i giusti, che l’incontro con Dio esiga ambienti puliti, volti e gesti corretti. Non hanno capito che egli viene a curare, non viene a raccogliere i giusti ma a trasformare i peccatori in figli di Dio, i lontani in vicini, i nemici in amici, gli increduli in credenti, i rivali in fratelli: questa è la comunità dei discepoli di Gesù. I nuovi giusti. Giusti perché giustificati, amati da Lui.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
21
Settembre
2015
21/09 MATTEO, il #LONTANO
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)