Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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a cura dei Gesuiti Italiani PICCOLO: il primo gradino per diventare grande “L’apprendere molte cose non insegna l’intelligenza”. Eraclito Mt 11,25-27 In quel tempo Gesù disse: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto n …
Mi lascio ispirare
a cura dei Gesuiti Italiani
PICCOLO: il primo gradino per diventare grande
“L’apprendere molte cose non insegna l’intelligenza”. Eraclito
Mt 11,25-27
In quel tempo Gesù disse: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”.
Dunque essere piccoli è il segreto. Non intelligenti, non sapienti. Semplicemente piccoli. Il Signore si rivela a chi non può vantarsi di sapere. A chi non sa.
Il non sapere è la condizione che fa uscire da quelle nostre quattro convinzioni che spesso ostentiamo come sapienza e che limitano enormemente il nostro sguardo sulla realtà.
Il non sapere ci costringe a uscire da noi stessi per cercare altrove le risposte alle domande che la vita ci pone.
Essere piccoli è la condizione che genera stupore di fronte alla novità.
Attenzione però, piccoli, non infantili o superficiali.
Chi non sa e non si preoccupa di sapere è saccente perché implicitamente pensa di bastare a se stesso.
Essere piccoli invece è come “sapere” che Qualcuno ci può rendere grandi. E cercare questo Qualcuno.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
14
Luglio
2015
15/07 #PICCOLO
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)