Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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a cura dei Gesuiti Italiani MERCANTEGGIARE: sembra … ma non dà vita né a te né agli altri, secca … Non si mercanteggia col buon Dio: bisogna arrenderglisi senza condizioni. Dategli tutto, egli vi renderà assai di più. Georges Bernanos Mc 11,11-26 Dopo …
Mi lascio ispirare
a cura dei Gesuiti Italiani
MERCANTEGGIARE: sembra …
ma non dà vita né a te né agli altri, secca …
Non si mercanteggia col buon Dio: bisogna arrenderglisi senza condizioni. Dategli tutto, egli vi renderà assai di più.
Georges Bernanos
Mc 11,11-26
Dopo essere stato acclamato dalla folla, Gesù] entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l’ora tarda, uscì con i Dodici verso Betània. La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi. Rivolto all’albero, disse: «Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!». E i suoi discepoli l’udirono. Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni”? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri» Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città. La mattina seguente, passando, videro l’albero di fichi seccato fin dalle radici. Pietro si ricordò e gli disse: «Maestro, guarda: l’albero di fichi che hai maledetto è seccato». Rispose loro Gesù: «Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà. Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi le vostre colpe».
Gesù entra trionfalmente in Gerusalemme e rimane deluso di quello che trova tra gli uomini: contraddizioni, mercanteggiamenti che non portano frutto e che uccidono la vita di ciascuno e della comunità.
Una fede che non diventa cambiamento di mentalità e stile di vita non porta niente, e secca come l’albero maledetto.
Una fede che mercanteggia con Dio inaridisce il cuore.
Anche noi possiamo mercanteggiare nella vita con ciò che riteniamo sacro: i luoghi di Dio, come la Chiesa, cioè la comunità e la Parola di Dio.
Proprio un fico secca: l’albero sotto cui, secondo la tradizione rabbinica, il devoto si ferma a meditare la Torah, dolce come i fichi.
Se non porta frutti, Gesù non può che dire-male di questa logica che non dà e ci dà vita!
Trasformiamo il luogo dell’incontro con Dio e con i fratelli in situazione nella quale realizzare i nostri apparenti interessi, ed invece d’infondere vitalità e gioia portiamo aridità e tristezza. Non siamo questi!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
28
Maggio
2015
29/05 #MERCANTEGGIARE
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)