Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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a cura dei Gesuiti Italiani RELAZIONE: così entra in noi e ci rende simili a Lui L’uomo è icona della Trinità (“facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”) e che pertanto, per quel che riguarda l’amore, è chiamato a riprodurre la sorgività pura d …
Mi lascio ispirare
a cura dei Gesuiti Italiani
RELAZIONE: così entra in noi e
ci rende simili a Lui
L’uomo è icona della Trinità (“facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”) e che pertanto, per quel che riguarda l’amore, è chiamato a riprodurre la sorgività pura del Padre, l’accoglienza radicale del Figlio, la libertà diffusiva dello Spirito. Tonino Bello
Gv 14,21-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gli disse Giuda, non l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Forse sarebbe stato più convincente per tutti noi aver visto Gesù di persona?
Per Giovanni no! Gesù, nonostante fosse visibile dai discepoli, non era stato compreso da loro; tanto è vero che non era riuscito a convincerli fino in fondo del Suo annuncio.
Solo grazie allo Spirito Santo ed in assenza di Gesù i discepoli avevano potuto rileggere la propria storia con occhi nuovi, comprendendo così anche la storia di Gesù.
Dunque non basta semplicemente un incontro visibile con Dio per comprendere la mia e la sua storia insieme.
Indispensabile invece è aprire il cuore e lasciarsi trasformare dallo Spirito Santo presente.
Dio si rivela in noi con la sua peculiarità: è relazione; parla non solo in Dio Padre o in Gesù, ma grazie allo Spirito Santo.
Dio non è un solitario, è una comunità di persone che si amano; questa comunità desidera abitare dentro me e comunicare e condividere con me questa capacità, questa forza per me con gli altri.
Dire sì a questo dono, per me significa diventare tempio di Dio, luogo di questa peculiare presenza. Capace di nuove relazioni: figlio per diventare sempre più fratello ed amico
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
3
Maggio
2015
04/05 #RELAZIONE
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)