Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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a cura dei Gesuiti Italiani FRAGILITÀ: il luogo dove sperimentare la Sua “signorilità” Sono un uomo di vetro e non di ferro e ho bisogno di un Dio fatto di un vetro ancora più sottile che può infrangersi al solo batter di vento. Il Dio forte è più fra …
Mi lascio ispirare
a cura dei Gesuiti Italiani
FRAGILITÀ: il luogo dove sperimentare la Sua “signorilità”
Gesù affronta la fragilità delle relazioni umane: il tradimento di Giuda e l’espressione ingenua di entusiasmi – “Darò la mia vita per te!” – che presto, nella fuga generale, riveleranno il loro scarso spessore.
Gesù affronta la fragilità delle relazioni umane con forza, calma, dignità. Non si abbandona all’eterno lamentarsi, al vittimismo. Questa forza di Gesù è davvero attraente.
E’ un Vangelo spiazzante. Sembra che Gesù voglia scoraggiarci: “ Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi”. Cosa manca al momento presente che vivevano i discepoli?
Mancava l’evento della morte e risurrezione di Gesù. Solo questo evento può dare la forza di seguire Gesù. L’evento è ormai avvenuto. Cioè la dignità di Gesù nel marasma della vita. Dignità vissuta e manifestata per me, fino alla morte. Perché io ne fossi nutrito/a. Non c’è bisogno di altro.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
30
Marzo
2015
31/03 #FRAGILITÀ:
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)