Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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a cura dei Gesuiti Italiani PERDONO: oggi decido che il futuro con te vale più del passato senza te Il perdono non nega la realtà del male. Lo suppone; ma proprio in esso si celebra il trionfo dell’amore gratuito e incondizionato. Un amore che n …
Mi lascio ispirare
a cura dei Gesuiti Italiani
PERDONO: oggi decido che il futuro con te vale più
del passato senza te
Il perdono non nega la realtà del male. Lo suppone; ma proprio in esso si celebra il trionfo dell’amore gratuito e incondizionato. Un amore che non perdona, non è amore. P. Silvano Fausti
Mt 18, 21-35
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».
Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?
Il fondamento del mio rapporto con l’altro è l’imitazione del rapporto che l’Altro ha con me: quanto il Signore ha fatto con me è principio di quanto io faccio col fratello
La giustizia di Dio consiste non in chi sbaglia paga, bensì a chi sbaglia viene ripagato. La giustizia secondo Dio: misericordia e perdono.
Ecco allora che il perdono è il cuore della vita cristiana: mi rende figlio del Padre e fratello dei miei simili, in comunione con Dio e con gli uomini. .
Dunque si può vivere insieme non perché non si sbaglia o non ci si offende, ma perché si è perdonati e si perdona. La comunità fraterna, l’essere cristiano non consiste nel non sbagliare mai, ma nell’essere consapevole di sbagliare e di poter attingere ad un amore più grande che ci riabilita nuovamente, ci dà la capacità di fare altrettanto.
Il perdono è decidere oggi che il futuro insieme con te, con voi, vale molto di più del passato senza di te, senza di voi
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Marzo
2015
10/03 #PERDONO
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)