Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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a cura dei Gesuiti Italiani TOCCARE: Basta toccare Gesù per essere salvati, gioiosi, umanamente realizzati! “scoprire una nuova relazione con la conoscenza che prenda in considerazione l’importanza del tatto nella costituzione della nostra individuazio …
Mi lascio ispirare
a cura dei Gesuiti Italiani
TOCCARE: Basta toccare Gesù per essere salvati, gioiosi, umanamente realizzati!
“scoprire una nuova relazione con la conoscenza che prenda in considerazione l’importanza del tatto nella costituzione della nostra individuazione e delle nostre relazioni con l’altro/gli altri”. Luce Irigaray
Mc 6,53-56
Compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
Basta toccare Gesù per essere salvati, felici, umanamente realizzati!
Frase sconcertante alle nostre orecchie, abituate ad ascoltare altri proclami: solo con mezzi adeguati si può raggiungere il fine, la felicità.
Bisogna armarsi di forza, soldi, prudenza, astuzia, “spalle larghe” ed allora avremo mezzi per essere felici.
Non è la logica di Dio, Egli è convinto che ci basti il tocco di Gesù, la sua amabilità, la sua tenerezza … così bello da dare un nuovo volto alla vita!
Lasciamoci toccare, osiamo nel toccarlo … guariremo dalle nostre chiusure, dalle nostre paure!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
8
Febbraio
2015
09/02 #TOCCARE
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)