Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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a cura dei Gesuiti Italiani GUARIRE: nuovo modo di vedere e vivere le situazioni Se infatti un giorno, passando per la strada, egli restituì la salute a una donna che si nascondeva, è evidente che oggi, dimorando in noi, egli può guarire le nostre feri …
Mi lascio ispirare
a cura dei Gesuiti Italiani
GUARIRE: nuovo modo di vedere e vivere le situazioni
Se infatti un giorno, passando per la strada, egli restituì la salute a una donna che si nascondeva, è evidente che oggi, dimorando in noi, egli può guarire le nostre ferite. San Pietro Crisologo
Mc 1, 21-28
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Gesù guarisce, libera dal male: prima l’indemoniato nella sinagoga, poi la suocera di Pietro che si mette addirittura a servirlo.
La guarigione è interiore, prima che esteriore, è più la manifestazione di un cambiamento, di una conversione, di un nuovo modo di vedere le cose, che un miracolo usato per convincere la gente. La guarigione indica un nuovo stato di vita, una nuova dimensione.
Da cosa dobbiamo essere guariti? Ciascuno di noi si porta nel cuore ferite, fragilità, solitudini da cui essere sanato, guarito.
Può essere una ferita ricevuta nell’infanzia, oppure una situazione che si è venuta a creare e da cui non riesco più ad uscire.
L’importante è lasciare che il Signore entri e possa sanare nel più profondo di me le cose che non vanno.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
12
Gennaio
2015
13/11 #GUARIRE
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)