Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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a cura dei Gesuiti Italiani UMILTÁ: fare posto a Dio, perché possa agire L’umiltà è la discesa verso l’alto. Gregorio di Nissa Lc 1,46-55 Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perch …
Mi lascio ispirare
a cura dei Gesuiti Italiani
UMILTÁ: fare posto a Dio, perché possa agire
L’umiltà è la discesa verso l’alto. Gregorio di Nissa
Lc 1,46-55
Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria è una donna umile. Umile deriva da humus che significa terra. Maria è colei che è ben piantata sulla terra e in questo luogo si apre a Dio.
Anzi, il suo stesso corpo diventa la terra, il luogo dell’incontro con Dio, il luogo in cui guardare Dio faccia a faccia.
E chi guarda Dio, lo può raccontare: il Magnificat è un canto composto da quindici frasi, undici hanno un verbo che ha come soggetto Dio e subito appare chi è Dio per Maria e insegna chi è Dio per noi: è il Signore, l’Onnipotente, il Santo, il Misericordioso, Colui che è fedele, il Salvatore. Sono tutte definizioni che ci fanno vedere Dio presente nella nostra storia.
E’ il Dio della storia nella quale camminiamo, o da altezzosi, stravolgendola, o come Maria, umili, piantati sulla terra leggendone i segni della Sua presenza misericordiosa.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
21
Dicembre
2014
22/12 Lc 1,46-55 UMILTA'
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)