Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo ()
a cura dei Gesuiti Italiani DELUSIONE: imparare a non lasciarsi guidare dalla tristezza In tempo di desolazione non si facciano mai mutamenti, ma si resti saldi e costanti nei propositi e nelle decisioni che si avevano il giorno precedente a tale des …
Mi lascio ispirare
a cura dei Gesuiti Italiani
DELUSIONE: imparare
a non lasciarsi guidare dalla tristezza
In tempo di desolazione non si facciano mai mutamenti, ma si resti saldi e costanti nei propositi e nelle decisioni che si avevano il giorno precedente a tale desolazione. Ignazio di Loyola
Lc 18, 1-8
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
La nostra relazione con Dio e con gli altri “si verifica” nei momenti di maggior desolazione, di tristezza. Sono quei momenti in cui, guidati dallo scoraggiamento, vorremmo lasciar tutto e fuggire.
Siamo invitati a non lasciarci guidare dallo scoraggiamento, a rimanere saldi nella decisione presa precedentemente in un momento tranquillo, a lasciar passare la burrasca.
In questi momenti così difficili possiamo, invece, intensificare i nostri rapporti, la nostra preghiera, così riusciremo ad intravedere una soluzione all’orizzonte.
“senza stancarsi”: non significa ostinazione, significa una perseveranza che è anche capace di guardarsi attorno e forse cambiare… perché magari la realtà che tu vedi non è esattamente la realtà che c’è!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
14
Novembre
2014
15/11 Lc 18,1-8 DELUSIONE
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)